DAL MITO AL LATTE : L'ORIGINE DI "GALASSIA"
La parola "galassia" ha un'etimologia affascinante che unisce mito e scienza. Deriva dal greco antico "γαλαξίας" (galaxías), che significa "latteo", a sua volta basato sulla parola "γάλα" (gála), ovvero "latte". Gli antichi Greci chiamavano la scia luminosa che attraversa il cielo "γαλαξίας κύκλος" (galaxías kýklos), ossia "cerchio latteo", riferendosi a quella che oggi chiamiamo Via Lattea.
L'origine di questo nome si trova in un antico mito greco. Si racconta che Era, la regina degli dèi, fosse stata ingannata da Zeus affinché allattasse Eracle, il figlio che lui aveva avuto con la mortale Alcmena. Quando la dea si accorse dell'inganno, lo allontanò con forza, e il latte fuoriuscito dal suo seno si sparse nel cielo, formando una luminosa scia bianca: la Via Lattea. Questo mito fornì agli antichi una spiegazione poetica per l'aspetto di quella striscia di luce che oggi sappiamo essere composta da miliardi di stelle.

Il termine passò poi al latino come "Galaxias", e i Romani tradussero l'espressione greca in "Via Lactea", da cui deriva l'italiano "Via Lattea". Con il tempo, e grazie alle scoperte astronomiche, il concetto di "galassia" si ampliò. Galileo Galilei, nel XVII secolo, osservò per la prima volta la Via Lattea con un telescopio, scoprendo che non era una semplice nube luminosa, ma una vastissima distesa di stelle. Nel XX secolo, l'astronomo Edwin Hubble dimostrò che l'universo era composto da molte altre galassie, rendendo il termine "galassia" universale per descrivere questi immensi sistemi stellari.
Così, da una leggenda mitologica all'astronomia moderna, la parola "galassia" continua a ricordarci un'antica immagine di latte versato nel cielo, trasformata oggi in una delle più grandi scoperte dell'umanità: l'esistenza di miliardi di galassie nell'universo.
- ANDREA MINERVINI