IL MISTERO DI HERMES : L'ORIGINE DI "ERMETICO"
Il termine "ermetico" ha un'origine affascinante che affonda le radici nella figura di "Hermes", il dio greco del commercio, della comunicazione e dell'occulto. Ermes, come divinità, era associato alla segretezza, alla capacità di comunicare messaggi nascosti e all'arte della comunicazione tra il mondo degli dèi e quello degli uomini. Proprio per questa sua connessione con il mistero e la difficoltà di comprensione, il termine "ermetico" inizia a sviluppare un'accezione legata alla segretezza.

Tuttavia, l'aspetto più significativo di questo termine si sviluppa nel contesto dell' "ermetismo", un movimento filosofico e religioso che nacque nel periodo tardo antico. L'ermetismo si fondava su una serie di testi, conosciuti come i "Corpus Hermeticum", che trattavano di alchimia, astrologia e spiritualità. Questi scritti erano attribuiti a "Ermete Trismegisto", una figura leggendaria che univa le caratteristiche di Ermes e Thoth, il dio egizio della saggezza e della scrittura. I testi ermetici erano scritti in un linguaggio simbolico e oscuro, pensato per essere compreso solo da chi possedeva la giusta conoscenza e le giuste chiavi interpretative.
Da questa tradizione nasce il significato di "ermetico" come riferimento a qualcosa di "oscuro e difficile da comprendere", che nasconde un significato profondo o segreto. Nell'alchimia, un testo "ermetico" era quindi quello che utilizzava simbolismi complessi e richiedeva un'interpretazione specialistica.
Nel corso del tempo, il termine ha assunto un uso più ampio e viene oggi utilizzato non solo per descrivere testi o concetti misteriosi, ma anche per indicare qualcosa di "sigillato, chiuso ermeticamente", come ad esempio un contenitore che non lascia trasparire nulla dall'interno. Così, l'etimologia di "ermetico" si lega indissolubilmente a una tradizione di segretezza, mistero e complessità, portando con sé il significato di qualcosa che sfida la comprensione immediata e nasconde una verità profonda.
- ANDREA MINERVINI