LA NEBULOSA ALCOLIZZATA

05.03.2025

Avete presente quell'amico che non sembra potersi ubriacare nonostante quanti alcolici trangugi? Molto spesso in carne, con una voce molto profonda, barba lunga e folta, praticamente Thor però invece di essere di Asgard è di Bari vecchia.

Ecco, se cercavate qualcosa che lui non riesca a bere... beh allora è proprio lei ciò che nemmeno il più grande dei bevitori può ambire a consumare: Sagittarius B2. A circa 390 anni luce di distanza dal centro della Via Lattea, essa si espande in un diametro di mostruosi 150 anni luce e possiede una massa totale pari a 3 milioni di soli.

Ciò che rende di nostro interesse Sagittarius B2 è la sua chimica: recenti studi affermano che non sia altro (e qui reggetevi forte) che una vastissima distesa di alcool. Ma non parliamo solamente del semplice alcool etilico, bensì di altre specie chimiche come alcol vinilico e metanolo. Ciò che fa gola agli astrochimici non è questo, bensì i risultati di lunghe analisi con tecniche di radioastronomia che hanno dato un importante risultato: ammino acetonitrile.


Sagittarius B2
Sagittarius B2

Ora, sembrerà una parola assai complessa, ma vi basti sapere che è un importante precursore della glicina nonché la molecola più semplice della famiglia degli amminoacidi!

Quindi, la presenza dell'ammino acetnitrile aumenta esponenzialmente nei calcoli teorici le possibilità di trovare le molecole base che formano la vita. Trovare molecole di questo tipo nello spazio non è così scontato come si potrebbe pensare, qui sulla terra le reazioni che avvengono al secondo sono così tante da essere incalcolabili, mentre nello spazio siderale la densità di atomi per centimetro cubo è così bassa da rendere quasi raro l'avvenire di una reazione, figuriamoci la formazione di molecole con una struttura complessa.

Pensate solo al fatto che dentro Sagittarius B2, con le sue temperature che oscillano tra i 27°C e i -233,2°C, la densità di atomi è pari a 3000 per centimetro cubo, molto bassa!

Se quindi ricordiamo che due atomi/molecole hanno necessità di collidere per poter reagire tra loro e a questo sommiamo lo spazio vuoto che separa gli atomi in queste condizioni, possiamo facilmente comprendere perché è estasiante il ritrovamento di amminoacidi nella nebulosa.

Questioni tecniche a parte, se pensate che siete schiacciati dalla vita e volete affogare i vostri dispiaceri, Sagittarius B2 potrebbe essere una valida opzione.


- GABRIELE TULLIO

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