DAL CASO AL FARMACO : WARFARIN, MECCANISMO D'AZIONE E APPLICAZIONI CLINICHE

01.03.2025

Breve storia del Warfarin :

Dwight D. Eisenhower
Dwight D. Eisenhower


Questo composto rientra nella categoria dei farmaci scoperti per caso: in particolare proviene dalla fermentazione di un trifoglio presente nel foraggio del bestiame. Da questa reazione ne scaturiva il dicumarolo che a causa del suo effetto anticoagulante provocò un elevato danno al bestiame che lo assumeva. Nel 1939 la molecola fu isolata, ma fu utilizzata per scopi medici solo nel 1954, per poi acquisire fama nel 1955 essendo somministrata al presidente Dwight D. Eisenhower. La formula bruta del warfarin è C19H16O4 e si presenta come un solido cristallino inodore, incolore e insapore con una costante di dissociazione acida di 5.0 e un pH che può essere leggermente basico. Inoltre questa molecola dispone di un donatore di legami idrogeno, quattro accettori di legami idrogeno e quattro legami ruotabili.

Warfarin
Warfarin
Dicumarolo
Dicumarolo

Meccanismo d'azione ...

Il farmaco agisce andando ad inibire la vitamina K epossido reduttasi, ovvero un enzima che favorisce la ricostruzione della vitamina K. Così facendo si vanno a bloccare i fattori di coagulazione vitamina K dipendenti e di conseguenza si ottiene l'effetto anticoagulante desiderato. I fattori che subiscono l'azione del farmaco sono II, VII, IX, X e le proteine anticoagulanti C e S. La sua emivita è di circa 37 ore e la sua efficienza può essere alterata oltre che da altri farmaci, anche da beni di consumo più comune: il fieno greco, il boldo, la curbicina, la bromelina, la salvia, l'artiglio del diavolo, il dong quai, l'aglio, l'olio di semi di lino, la papaia e il mango vanno infatti ad aumentare la proprietà anticoagulante della molecola mentre il ginseng, il te verde, la soia e l'iperico la vanno a ridurre.


... e applicazioni cliniche :

Attualmente il farmaco viene prodotto prevalentemente con una reazione tra 4-idrossicoumarina e il benzilacetone dalla quale si ottiene un racemo; l'enantiomero più efficace tra i due è quello S, che è più efficiente e degradabile dall'organismo umano. 

Generalmente questo farmaco è alternato e accompagnato all' eparina ed è sconsigliato per le donne in gravidanza; infatti l'eparina non attraversa la placenta ed è quindi più sicuro per il nascituro mentre il warfarin è teratogeno, cioè provoca anomalie durante le gravidanze; un altra differenza tra questi due farmaci è l'assunzione che è endovenosa o sottocutanea per l'eparina e orale per il warfarin. 

L' effetto collaterale più comune legato all'uso di questa sostanza è la comparsa di emorragie solitamente non gravi, che vanno controllate con l'utilizzo di vitamina K o sospensione dell'uso del farmaco per un dato periodo di tempo. In alcuni casi si può sviluppare una rara complicazione che è chiamata necrosi di warfarin, dovuta alla carenza di proteina C già prima dell'assunzione del farmaco: in questa situazione l'organismo produrrà paradossalmente molta proteina C in più che andrà a causare una grave trombosi con la relativa necrosi. Anche per questo motivo è importante assumere warfarin accompagnato con l'eparina. Un altro effetto collaterale può essere la sindrome delle dita blu, causata dal distacco di depositi di colesterolo che causano a loro volta embolie. 


Questo è l'inizio della straordinaria rubrica "Pillole di Chimica" che tratta la chimica dei farmaci, come il Warfarin, per comprendere il loro meccanismo d'azione, le loro applicazioni e gli eventuali effetti collaterali accompagnati da un pizzico di storia ... a breve con nuovi articoli. 

- SERGIO DE ROBERTIS

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